Loménie de Brienne, Étienne-Charles

(Parigi 1727, † Sens 1794). Ecclesiastico e uomo politico francese. Vescovo di Condom (1761) e arcivescovo di Tolosa (1763), su posizioni vicine agli enciclopedisti, nel 1787 fu nominato presidente dell’Assemblea dei notabili, dove si segnalò per la dura opposizione alle misure fiscali prospettate da C.-A. de Calonne. Chiamato da Luigi XVI a sostituire lo stesso Calonne nella carica di Controllore generale delle Finanze (1787-88), tentò a sua volta di difendere l’assolutismo monarchico contrastando l’assemblea dei notabili (che fece sciogliere dal re) e i parlamenti, e riprendendo sostanzialmente la linea cautamente riformistica intrapresa da Calonne in materia fiscale. Il rifiuto opposto dal parlamento di Parigi alla sua politica provocò tuttavia le sue dimissioni, in un clima di contrapposizione frontale fra la monarchia e il movimento di opposizione aristocratico (i cui interessi si saldavano temporaneamente con quelli della borghesia). Prima di lasciare la carica, promise la convocazione degli Stati generali. Nominato arcivescovo di Sens nel 1788, nel 1792 giurò la costituzione civile del clero. Arrestato nel 1793 e poi nel 1794, morì in carcere.