Chirac, Jacques René

(Parigi 1932, viv.). Uomo politico francese. Deputato dal 1967, fu ministro dell’Agricoltura nel 1972 e degli Interni nel 1974. Durante la presidenza di Giscard d’Estaing fu primo ministro dal maggio 1974 all’agosto 1976 e assunse la leadership della gollista Union des Démocrates pour la République (UDR). Durante il suo governo la maggiore età fu abbassata a 18 anni, si facilitò il divorzio, fu legalizzato l’aborto e si stabilirono sovvenzioni per i disoccupati e per gli anziani. Dopo le dimissioni, Chirac riorganizzò l’UDR trasformandola in Rassemblement pour la République (RPR), di cui divenne presidente. Eletto sindaco di Parigi nel marzo 1977 e nuovamente primo ministro sotto la presidenza Mitterrand dal 1986 al 1988 – periodo della cosiddetta “coabitazione” – Chirac avviò un programma di privatizzazioni (presto interrotto) e dovette affrontare una fase di crescente terrorismo. Candidato alle presidenziali del 1988, fu sconfitto dallo stesso Mitterrand. La grande affermazione del suo partito nelle elezioni politiche del 1993 costituì il presupposto della sua vittoria alle elezioni presidenziali del 1995. Sotto la sua presidenza, in seguito alla vittoria della coalizione di sinistra alle elezioni legislative del 1997, ha assunto la carica di primo ministro il socialista Lionel Jospin. Nel 2002, dopo la sconfitta al primo turno delle elezioni presidenziali del candidato socialista Lionel Jospin, contrapposto al secondo turno allo xenofobo e razzista Jean-Marie Le Pen, fu rieletto plebiscitariamente e sull’onda di quel successo costituì un raggruppamento politico (Union pour la Majorité Presidentielle) che si affermò alle successive elezioni politiche. Nel corso del suo mandato, la cui durata fu ridotta, in seguito a un referendum del 2000, da sette a cinque anni, Chirac dovette soprattutto affrontare la crisi internazionale scatenata dagli attacchi terroristici del 2001. Dopo ripetuti tentativi tesi a scongiurare l’invasione dell’Iraq, a partire dal 2003 fu uno dei capi di Stato europei più critici verso l’unilateralismo statunitense e la politica di G. W. Bush. A fronte di un vistoso calo di consensi nella seconda parte del suo mandato, causato anche dal coinvolgimento in alcuni casi di presunta corruzione, nel 2007 dichiarò di non volersi candidare per le successive elezioni presidenziali. Gli succedette nel maggio dello stesso anno Nicolas Sarkozy. Nel 2009 fu sottoposto a processo e due anni dopo condannato per atti di corruzione risalenti agli anni in cui fu sindaco di Parigi.