accademie

Associazioni di scienziati, letterati e artisti, finalizzate alla comunicazione e alla collaborazione artistico-culturale o all’insegnamento. Il nome deriva dall’Accademia fondata da Platone nel IV secolo a.C., così chiamata perché sorta nella contrada ateniese dedicata al mitico Academo, e soppressa poi da Giustiniano nel 529 d.C. perché pagana. L’idea di riprendere il modello platonico della cooperazione e solidarietà tra i dotti si affermò in Italia nel periodo umanistico, quando fiorirono numerose accademie, spesso finanziate dai signori dell’epoca, come la Platonica a Firenze (istituita da M. Ficino con fondi e dotazioni offerti da Cosimo de’ Medici), la Pontaniana a Napoli, la Pomponiana (di Pomponio Leto) a Roma, l’Aldina (di Aldo Manuzio) a Venezia. Nel XVI secolo sorsero nuove accademie con funzioni linguistico-filologiche, come la fiorentina Accademia della Crusca (1583), o con intenti didattici, come la romana Accademia di Santa Cecilia (1566, tuttora esistente) per l’insegnamento della musica. Il Seicento fu il secolo della nascita delle accademie scientifiche, ispirate al metodo galileiano: Accademia dei Lincei (Roma, 1603), del Cimento (Firenze 1657), degli Investiganti (Napoli, 1678), degli Inquieti (Bologna, 1690). Fu anche il secolo della diffusione europea del fenomeno accademico: sovrani, principi e privati fondarono ovunque associazioni artistico-culturali a imitazione di quelle italiane. Tra le più importanti: l’Académie française, istituita da Richelieu nel 1635 e tuttora esistente; l’Académie des Sciences, fondata da Luigi XIV nel 1666; l’inglese Royal Society, associazione scientifica privata, ispirata al metodo di Bacone, frequentata da personalità come Newton e Boyle. L’Illuminismo settecentesco aprì le accademie a nuove tematiche, più direttamente legate alla vita economica: è il caso dell’Accademia dei Georgofili (Firenze, 1753), sorta per diffondere le nuove tecniche agronomiche. In età contemporanea le accademie cedettero progressivamente il posto a organizzazioni più strutturate e meglio finanziate. Non mancarono però accademie fondate da regimi politici con finalità ideologiche, come la fascista Accademia d’Italia, istituita nel 1926 e soppressa nel 1944, e l’Accademia delle Scienze dell’URSS. Oggi le accademie sono in molti casi organizzazioni a scopi didattici, come l’Accademia di Belle Arti e l’Accademia di Arte Drammatica.