nomos

Con il termine greco nomos (pl. nomoi) si indica l’unità amministrativa fondamentale in cui era suddiviso l’Egitto faraonico. Ogni nomos aveva un capoluogo e una divinità; era designato con un nome di luogo o un emblema totemico ed era retto da un governatore di designazione reale, il cosiddetto nomarca. Tale carica divenne talvolta ereditaria (per esempio nel primo periodo intermedio, a cavallo fra il III e il II millennio a.C.), producendo così un sensibile indebolimento del potere centrale. Al nomarca competeva la cura dei canali di irrigazione e dell’agricoltura; presiedeva il tribunale per le cause che non erano di competenza dei singoli villaggi né della Corte Grande di Tebe o di Heliopolis. Il nomarca disponeva di un contingente di soldati per operazioni di polizia e, fino al XV secolo a.C., in caso di guerra lo metteva a disposizione del faraone per costituire l’esercito nazionale.