machiavellismo

Termine indicante un concezione cinica e senza scrupoli della politica, che rimanda a un’interpretazione unilaterale e deteriore delle dottrine di Machiavelli, Niccolò, esposte in particolare nel Principe. In realtà, l’assunto critico-metodologico machiavelliano dell’autonomia della politica dalla morale, che sta a fondamento del pensiero politico moderno, fu stravolto, oltre che dai suoi critici, anche dai successivi autori machiavellici che, in nome della ragion di stato e del primato della potenza, giustificarono comportamenti altrimenti censurabili sotto il profilo etico e morale. A tale orientamento si contrappose l’antimachiavellismo.