irredentismo

Movimento politico italiano sorto negli anni Settanta del XIX secolo per rivendicare l’annessione al nuovo stato unitario del Trentino e della Venezia Giulia e, con essa, il completamento dell’unità nazionale. Il termine “terre irredente”, riferito a Trento e Trieste, fu reso celebre dall’ex garibaldino M.R. Imbriani (1843-1901). Il movimento ebbe un momento di grande vitalità quando Depretis firmò il trattato della Triplice Alleanza con la Germania e l’Austria (1882), rinunciando così a ogni pretesa sulle terre rimaste sotto il dominio asburgico. Nello stesso anno Guglielmo Oberdan (1858-82), repubblicano e irredentista triestino, organizzò un attentato all’imperatore austriaco Francesco Giuseppe, ma fu scoperto, arrestato e giustiziato dalla polizia austriaca prima di realizzare il progetto. L’irredentismo trentino ebbe un protagonista in Cesare Battisti (1875-1916), rappresentante della provincia nel parlamento austriaco e sostenitore della sua separazione dal Tirolo austriaco. Con minor intensità furono avanzate pretese irredentistiche su Nizza, Savoia, Corsica e Malta. L’irredentismo, che in età giolittiana fu sostenuto dal movimento nazionalista, fu tra le correnti interventistiche allo scoppio della prima guerra mondiale. La vittoria al termine della guerra e l’annessione di Trento e Trieste posero fine al movimento.