Gronchi, Giovanni

(Pontedera 1887, † Roma 1978). Uomo politico italiano. In gioventù fu organizzatore dei sindacati cristiani. Dopo la prima guerra mondiale, alla quale aveva partecipato come volontario, fu tra i fondatori del Partito popolare italiano (1919), del quale condivise le incertezze nei confronti dell’ascesa del fascismo. Votò infatti la fiducia al primo governo Mussolini (1922), ma successivamente passò all’opposizione e fu tra i promotori della secessione aventiniana (1924). Nel 1943 partecipò alla Resistenza antitedesca a Roma e rappresentò, con De Gasperi, la Democrazia cristiana nel CLN. Fu più volte ministro tra il 1944 e il 1948, anno in cui divenne presidente della Camera dei deputati. Nel 1955 fu eletto presidente della repubblica con i voti delle sinistre. Esponente della sinistra democristiana, favorevole al riformismo, stimolò l’allargamento della base sociale della democrazia italiana, che non aveva ancora coinvolto la masse lavoratrici. Favorì l’attuazione di parti della Costituzione non ancora realizzate, come la Corte Costituzionale, istituita nel 1955. Nel 1960 appoggiò Tambroni nel fallimentare tentativo di dar vita a un esecutivo col sostegno del MSI. Il suo mandato presidenziale scadde nel 1962.