Balbo, Cesare

(Torino 1789, † ivi 1853). Storico e uomo politico italiano. Aristocratico, legato alla cultura francese, servì l’amministrazione napoleonica dal 1808 alla Restaurazione. Liberale moderato, nel 1821 non sostenne il programma cospirativo di Santorre di Santarosa, ritenendo che Vittorio Emanuele I avrebbe concesso di sua iniziativa la costituzione. Dopo il fallimento dei moti venne tuttavia esiliato e poi costretto al confino con l’accusa di avervi preso parte. Di ispirazione neoguelfa furono le sue opere più influenti: Delle speranze d’Italia, uscita a Parigi nel 1844 e dedicata a Gioberti, e il Sommario della storia d’Italia, pubblicata nel 1846 e dedicata a Carlo Alberto. In esse sono introdotte alcune significative correzioni rispetto alle tesi del Gioberti: l’abbandono dell’idea del “primato” italiano e papale, nonché l’individuazione di un più saldo legame fra l’idea di indipendenza, la costituzione di una confederazione italiana e la monarchia sabauda (neoguelfismo). Nel marzo 1848 fu incaricato da Carlo Alberto di presiedere il primo governo costituzionale del regno di Sardegna e in questa veste seguì la prima guerra d’indipendenza. Il suo ministero cadde dopo la sconfitta di Custoza del 25 luglio di quell’anno. Una raccolta dei suoi scritti politici, Della monarchia rappresentativa in Italia, uscì postuma nel 1857.