Pellico, Silvio

(Saluzzo 1789, † Torino 1854). Patriota italiano. Dopo aver studiato a Lione dal 1806, nel 1810 si trasferì a Milano. Di ideali romantici, nel 1818-19 collaborò come redattore capo al “Conciliatore”, sino alla chiusura del periodico da parte della censura austriaca. Nel 1820 conobbe Pietro Maroncelli che lo mise in contatto con la carboneria, di cui divenne membro. Arrestato come cospiratore il 13 ottobre 1820, fu imprigionato nelle carceri di Santa Margherita e poi ai Piombi di Venezia. Fu condannato alla pena capitale, poi commutata in quindici anni di carcere duro da scontare nella fortezza dello Spielberg a Brno: qui si riavvicinò alla religione cattolica. Graziato nel 1830, risiedette a Torino come bibliotecario dei marchesi di Barolo. Oltre a varie opere letterarie, diede alle stampe Le mie prigioni (1832): un durissimo e assai popolare atto accusa nei confronti della dominazione asburgica. Diede il proprio sostegno morale alla prima guerra d’indipendenza (1848). Visse i suoi ultimi anni appartato dalla vita pubblica.