fronte popolare

Con il termine “fronte popolare” si indica l’alleanza tra le forze della sinistra comunista e socialista e della borghesia democratica che si venne realizzando in vari paesi europei negli anni Trenta del Novecento, contro la minaccia e la diffusione del fascismo. Proposta da Stalin nel 1934, in risposta all’affermazione del nazismo in Germania, la politica dei fronti popolari fu sanzionata nel 1935 dal VII Congresso della Terza Internazionale. Abbandonata la teoria settaria del socialfascismo, la rivoluzione sociale fu rinviata a tempi più favorevoli per concentrare ogni energia sulla difesa della pace e della democrazia. La politica dei “fronti popolari” ebbe un ruolo significativo in Francia, in Spagna e tra le forze antifasciste italiane in esilio. In Francia nel 1936 un cartello elettorale comprendente comunisti, socialisti e radicali ottenne una grande vittoria che consentì la formazione del governo di Léon Blum. Le lotte sociali e le riforme che seguirono spaventarono tuttavia la borghesia, che reagì esportando i capitali e determinando una difficile situazione che divise le forze del fronte. Nel 1938, col passaggio del governo a Daladier, l’esperienza frontista ebbe fine. Anche in Spagna il fronte popolare – composto da un coacervo di forze disomogenee (repubblicani, socialisti, comunisti filosovietici, trockisti, anarchici) – vinse le elezioni del 1936 e conquistò il potere, ponendo fine al “bienio negro” e avviando una politica di riforme. La destra, organizzata dai falangisti e da reparti dell’esercito e guidata da Francisco Franco, reagì provocando la guerra civile. Le forze preponderanti della destra, sostenuta dalla Germania nazista e dall’Italia fascista, e le divisioni del fronte tra riformisti e rivoluzionari portarono infine alla vittoria della reazione e all’affermazione del franchismo nel 1939. La politica dei fronti popolari entrò in crisi con il patto Molotov-Ribbentrop di non aggressione tra Germania e Unione Sovietica (1939), che disorientò gli antifascisti di tutta l’Europa, ma si ricostituì nei movimenti di Resistenza all’occupazione nazista nelle fasi finali della seconda guerra mondiale.