Mendès-France, Pierre

(Parigi 1907, † ivi 1982). Economista e uomo politico francese. Deputato radical-socialista dal 1932 al 1940, fu arrestato dal governo di Vichy ma riuscì a evadere e a raggiungere de Gaulle a Londra. Membro del Comitato francese di liberazione nazionale, nel luglio 1944 partecipò alla conferenza di Bretton Woods. Deputato (1946-58), fu nominato presidente del Consiglio (1954) e nella conferenza di Ginevra del luglio 1954 disimpegnò la Francia dalla guerra d’Indocina e riprese la politica di collaborazione europea dopo che il parlamento aveva bocciato il progetto della Comunità europea di difesa. La sua linea conciliante in merito al problema della guerra d’Algeria suscitò tuttavia dure reazioni e nel febbraio 1955 il suo governo fu costretto a dare le dimissioni. Vicepresidente del partito radical-socialista fra il 1955 e il 1957, fu uno dei promotori del Fronte repubblicano e ministro nel governo di Guy Mollet. Oppositore di de Gaulle, dal 1959 fu membro del Partito socialista unificato e nel 1971 contribuì a elaborare il “Programma comune delle sinistre”.