L'imperialismo alla vigilia della Grande guerra (1914)

mondiale, prima guerra I trattati di pace e la Società delle Nazioni

La conferenza generale per la pace fu aperta a Parigi il 18 gennaio 1919, con l’esclusione dei vinti, che vennero dichiarati responsabili della guerra. L’Italia venne emarginata in quanto considerata come una potenza di secondo rango. Il trattato di pace con la Germania, firmato a Versailles il 28 giugno 1919, impose ai tedeschi condizioni durissime: un disarmo pressoché totale, la smilitarizzazione della zona del Reno e l’occupazione militare francese della riva sinistra, la restituzione dell’Alsazia-Lorena alla Francia, l’occupazione da parte dei francesi per 15 anni della Saar, la cessione alla Polonia di parte dell’Alta Slesia, della Posnania e di gran parte della Pomerania, alla Danimarca dello Schleswig settentrionale, la perdita di tutte le colonie. Inoltre, vennero imposte alla Germania pesantissime sanzioni economiche. Le riparazioni dovute ai vincitori erano tali da significare un vero e proprio smantellamento dell’economia tedesca. La pace tra le potenze dell’Intesa e l’Austria fu firmata a Saint-Germain il 10 settembre 1919. L’impero austroungarico si trovò dissolto. E in conseguenza delle amputazioni determinate dalla formazione dei nuovi stati di Cecoslovacchia, Polonia e Iugoslavia, della scissione dall’Ungheria e dell’attribuzione della Galizia alla Polonia, della Bucovina alla Romania, del Trentino e del Sud Tirolo (Alto Adige) e dell’Istria all’Italia, l’Austria, priva di sbocchi al mare, fu ridotta a un ottavo del territorio del suo ex impero. Il 4 giugno 1920 fu firmato il trattato del Trianon con l’Ungheria, che venne privata di oltre 12 milioni di abitanti e di territori a favore di Cecoslovacchia, Iugoslavia e Romania. Come alla Germania, anche all’Austria e all’Ungheria venne imposto un disarmo pressoché totale. Il 27 novembre 1919 fu firmato il trattato di Neuilly con la Bulgaria, che dovette cedere la Tracia alla Grecia, la Dobrugia alla Romania e la Macedonia alla Iugoslavia. Il trattato di pace con la Turchia, firmato a Sèvres il 10 agosto 1920, assegnò, sotto forma di “mandato”, alla Gran Bretagna l’amministrazione dell’Iraq e della Palestina, alla Francia quella della Siria. Alla Grecia andarono la regione di Smirne, parte della Tracia e Adrianopoli. Gli Stretti vennero posti sotto controllo britannico. Arabia e Yemen acquisirono l’indipendenza, ma di fatto divennero stati vassalli degli inglesi. La Turchia si trovò ridotta a un paese con meno di 8 milioni di abitanti. In attuazione del progetto wilsoniano, il 28 aprile 1919 fu costituita la Società delle Nazioni con lo scopo di assicurare la pace nel mondo e la cooperazione internazionale.