Bormann, Martin

(Halbertstadt 1900, † Berlino 1945). Uomo politico tedesco. Entrato nel Partito nazionalsocialista nel 1925, ricoprì in esso vari incarichi fino a divenire nel 1941, dopo R. Hess, capo della cancelleria del partito e, nel 1943, segretario di Hitler, su cui ebbe grande influenza, soprattutto in merito alla “soluzione finale” della questione ebraica. Scomparso nel maggio del 1945, al processo di Norimberga (1946) fu condannato alla pena capitale in contumacia. Nonostante il diffondersi delle voci circa la possibilità che, all’indomani della guerra, egli fosse riuscito a mettersi in salvo e a riparare in Sudamerica, nel 1973 le autorità della Germania federale lo dichiararono ufficialmente morto, anche se il suo decesso fu provato solo nel 1998, in seguito ad alcune analisi compiute sui suoi resti dall’Istituto di medicina legale di Monaco di Baviera.