(Firenze 1728, † Genova 1801). Economista e uomo politico toscano. Senatore del granducato di Toscana dal 1760, di orientamento liberale, fu tra i maggiori collaboratori di Pietro Leopoldo nella politica di riforme finanziarie e sociali – in particolare per l’abolizione dei vincoli e privilegi feudali e per la liberalizzazione del commercio e dell’industria – che caratterizzò il periodo tra gli anni Sessanta e gli Ottanta del XVIII secolo. Con il successore Ferdinando III, di idee reazionarie, cadde in disgrazia e si ritirò a Pisa. Fu ancora ministro delle Finanze durante l’occupazione francese nel 1799.