Isabella II di Borbone

(Madrid 1830, † Parigi 1904). Regina di Spagna dal 1833 al 1870. Figlia di Ferdinando VII e di Maria Cristina di Borbone-Napoli, succedette al padre sotto la reggenza materna in seguito all’abolizione della legge salica. Uscì vincente dalla guerra civile (1833-40) contro i carlisti, sostenitori del pretendente al trono don Carlos. Nel 1841 passò dalla reggenza della madre, esiliata in quanto sostenitrice di una linea politica reazionaria, a quella del nuovo capo del governo Espartero, leader dei liberali progressisti. In seguito al colpo di stato moderato di Narvaez, nel 1843 fu dichiarata maggiorenne dalle Cortes. Il suo governo fu autoritario, ma nei primi anni fu temperato dal liberalismo moderato di Narvaez, che impose alla regina la costituzione del 1845. Successivamente si distinse per l’accanimento con cui represse la ribellione repubblicana di Madrid (1848) e, destituito Narvaez, esautorò le Cortes (1853) sospendendo la costituzione. La sollevazione della guarnigione di Madrid, capeggiata dal generale O’Donnel (1854), la costrinse però a cedere il governo al generale Espartero, il quale nel 1856 venne nuovamente sostituito da O’Donnel. Per impedire al nuovo governo il ripristino della costituzione liberale del 1845 appoggiò un nuovo colpo di stato di Narvaez (1856). Alla morte di quest’ultimo (1868), una seconda sollevazione guidata dai generali Prim e Serrano la costrinse alla fuga a Parigi, mentre a Madrid si riuniva l’Assemblea costituente. Nel 1870 abdicò in esilio in favore del figlio Alfonso XII che salì al trono nel 1875, dopo la breve esperienza del regno di Amedeo d’Aosta e della repubblica del generale Serrano.