La regione del Mediterraneo e del Mar Nero con le principali località della colonizzazione greca

Grecia antica Il medio arcaismo

Emergevano intanto grandi figure di legislatori, come Draconte ad Atene, Licurgo a Sparta, Pittaco a Mitilene, Zaleuco a Locri, Caronda a Catania, che sono avvolte nella leggenda. È indubbio tuttavia che si tratta di personaggi storici, che segnarono la storia delle poleis greche. I codici legislativi, che le aristocrazie facevano emanare a uomini da esse stesse deputati e che sono per lo più in difesa della persona e della proprietà, rappresentano la reazione ai “giudizi storti” dei basileis evocati dal poeta Esiodo (fine VIII secolo a.C.). La tirannide, d’altra parte, rappresentava l’esito del malcontento nato fra i cittadini abbienti, in grado di fornirsi una completa armatura: i tiranni infatti sorgevano dal cuore stesso dell’aristocrazia ed esprimevano la necessità di revisionare la struttura dei rapporti sociali, senza tuttavia rivoluzionarli. Il tyrannos è il signore che emerge come capo dopo aver esercitato con successo la suprema carica militare ed essere riuscito vincitore in una serie di lotte intestine procurandosi il sostegno dei cittadini in armi; egli si arroga un potere personale assoluto, superiore a quello tradizionale dei basileis, soprattutto perché non definito in prerogative concordate dalla comunità, ma non necessariamente più duro di quello dell’aristocrazia. È questo in sostanza il quadro della tirannide presentato da Aristotele, che ben si accorda con la linea di sviluppo economico fornita da Tucidide, che collega il fenomeno con la colonizzazione, l’incremento dei commerci, delle ricchezze e delle attività marittime. La più antica tirannide è quella dei Cipselidi a Corinto, durata più di settant’anni: il suo fondatore Cipselo, nato da una donna dell’aristocrazia regale dei Bacchiadi e da un uomo del demos di Petra, divenuto polemarco, abbatté intorno al 650 a.C. la vecchia dinastia al potere con l’aiuto – secondo una tradizione – di un gruppo di nobili, e assunse la tirannide trasmettendola ai suoi eredi fino alla terza generazione. La crescente diffusione della ceramica tardo-protocorinzia e corinzia dimostra che la tirannide dei Cipselidi portò al perfezionamento le attività economiche e produttive già avviate dai Bacchiadi. Cipselo organizzò anche la fondazione di colonie, ponendo i suoi figli come sovrani delle nuove città. Di fatto, in questo periodo ebbe inizio su larga scala l’importante fenomeno della colonizzazione, promosso dalle stesse aristocrazie per far fronte ai molteplici bisogni suscitati dall’esubero di popolazione e dalle rivendicazioni sociali e politiche del vecchio mondo contadino e dei nuovi intraprendenti ceti mercantili, sovente accomunati nel servizio oplitico. Questa espansione si sviluppò in spazi “vuoti”, cioè non occupati o regolati da civiltà precedenti. Le poleis maggiormente interessate al moto di colonizzazione furono: in Grecia, oltre a Corinto, Megara e le città dell’Acaia; in Eubea, Calcide ed Eretria; in Asia Minore, le città di Rodi, di Lesbo e la polis di Mileto. Ma il fenomeno della colonizzazione fu ben lungi dall’investire tutte le regioni della Grecia: tra le città non toccate è da annoverare Atene.