Benedetto da Norcia

(Norcia 490 circa, † Monte Cassino 560 circa). Monaco italiano, santo. Secondo l’unica fonte che possediamo sulla sua vita, i Dialoghi di Gregorio Magno, studiò a Roma. Trascorse quindi tre anni in solitudine a Subiaco. Dopo una fallimentare esperienza comunitaria a Vicovaro, tornò nei luoghi del suo eremo, raggiunto questa volta da molti seguaci che divise in dodici piccoli gruppi cenobitici. Con alcuni monaci si spostò poi (530 circa) a Monte Cassino, dove fondò un monastero. Intorno al 546 ricevette la visita del re goto Totila. Non intervenne nella vita politica ed ecclesiastica dei suoi tempi (infuriavano le guerre gotiche). Probabilmente in quegli stessi anni scrisse la Regula Benedicti, rielaborazione della Regula Magistri. Morendo predisse la distruzione del monastero. Patriarca del monachesimo occidentale, non fu propriamente il fondatore dell’ordine benedettino, ma con la Regula fornì un modello universale per i secoli a venire. Nella Regula stabilì ogni aspetto della vita del monastero, che concepì come un organismo autarchico. Assegnò una funzione centrale all’abate (al tempo stesso insegnante, capo spirituale e amministratore) e sottolineò la necessità dello studio e della lettura. Moderò i rigori dell’ascetismo orientale rielaborando la tradizione monastica egiziana giunta in Occidente attraverso la mediazione di Giovanni Cassiano.