ballottaggio

Dal francese ballottage (scrutinio decisivo), deriva dal termine romanzo ballota (pallottola per votazione), prevalso nel XVIII secolo sulla voce autoctona “ballottazione”, che significava genericamente votazione suppletiva e che ricorre fin dal Cinquecento in autori politici (Machiavelli) e in letterati (Bembo). L’impiego nel linguaggio tecnico elettorale ha le sue radici storiche nella costituzione degli Stati generali del 1789. I delegati prescelti dalle assemblee primarie eleggevano i deputati agli Stati generali con successivi scrutini uninominali, a maggioranza assoluta nei primi due turni ed eventualmente col ballottaggio a maggioranza semplice nel terzo turno. Da allora il ballottaggio si qualifica come passaggio obbligato dei sistemi elettorali maggioritari quando il candidato non abbia raggiunto la maggioranza prevista al primo turno.