(Parigi 1905, † ivi 1983). Filosofo, sociologo e pubblicista francese. Laureato in filosofia, dopo l’occupazione tedesca si schierò su posizioni vicine a de Gaulle e, fra il 1940 e il 1944, fu redattore capo di “La France libre” a Londra. Nel dopoguerra insegnò sociologia alla Sorbona (1955-68) e al Collége de France (1970-78) affiancando però sempre all’attività accademica quella giornalistica. Esponente di spicco del neoliberalismo, fu influenzato dallo storicismo tedesco contemporaneo (soprattutto dalla sociologia weberiana). Tra le sue opere l’Introduzione alla filosofia della storia (1938), Democrazia e totalitarismo (1965), L’oppio degli intellettuali (1955) e alcuni importanti scritti sul tema della guerra e delle relazioni internazionali: Pace e guerra tra le nazioni (1961), Pensare la guerra. Clausewitz (1976).