areopago

Termine indicante il consiglio degli anziani ad Atene, tipica istituzione aristocratico-oligarchica il cui nome era mutuato dal luogo in cui si riuniva, la “collina di Ares”. Costituito nel periodo monarchico e al tempo della polis aristocratica solo dai nobili (gli eupatridi), fu aperto da Solone anche agli ex arconti. In età democratica la sua composizione divenne più eterogenea. Ebbe dapprima funzione solo consultiva, ma già nella polis aristocratica le sue competenze giudiziarie, religiose e politiche furono ampliate sino a comprendere il controllo dell’operato dei magistrati; il giudizio, senza possibilità di appello, nei casi di reati contro lo stato e di reati di sangue; la vigilanza sul mantenimento e sul rispetto dei culti e di alcuni luoghi sacri, nonché sulla moralità dei cittadini. Organo tipicamente aristocratico, vide ridurre la sua importanza con il progressivo affermarsi della bulé. Dopo le guerre persiane il suo potere fu drasticamente ridotto. Nel 462, per opera di Efialte, le sue competenze furono limitate al giudizio nei casi di reati di sangue. Con la crisi della democrazia, nel IV secolo a.C., riprese progressivamente alcune competenze. In età romana ebbe anche compiti amministrativi e la sua base di reclutamento fu ampliata a tutti i cittadini.