Solone

(Salamina 640 circa, † 559 circa a.C.). Legislatore ateniese. Imparentato con Pisistrato, dopo lunghi viaggi tornò ad Atene. Nel 612 riuscì a conquistare Salamina, togliendola ai Megaresi e nel 594 divenne arconte con poteri straordinari con il compito di pacificare le fazioni in lotta ad Atene e riformare la costituzione. La sua opera legislativa ebbe una enorme importanza sociale ed economica, oltre che politica. Mediante la seisàchtheia cancellò i debiti garantiti dalla libertà personale o dai beni dei cittadini. Attuò la riforma monetaria, dei pesi e delle misure. In ambito istituzionale sostituì poi al regime aristocratico un regime timocratico fondato su quattro classi definite su base censitaria (pentacosiomedimni, cavalieri, zeugiti e teti). Istituì probabilmente il consiglio dei Quattrocento, con la funzione di redigere gli ordini del giorno per l’assemblea, e il tribunale popolare dell’eliea. Si oppose invano alla presa del potere di Pisistrato, e morì nei primi anni della tirannide.