Partito socialdemocratico austriaco

(Soziademokratische Arbeiterpartei Österreichs). Sorto nel 1888, adottò il marxismo come ideologia ufficiale. Negli anni seguenti, parallelamente al crescente peso elettorale che nel 1907 lo fece diventare il partito di maggioranza relativa, sviluppò una originale linea teorica di carattere riformistico, detta in seguito austromarxismo. Dopo la prima guerra mondiale, il partito ebbe la responsabilità del governo locale di Vienna, ma nel 1934, dopo aver tentato invano di opporsi con ogni mezzo alla svolta autoritaria di E. Dollfuss, fu posto fuorilegge e costretto a sciogliersi. Ricostituito nel 1945, guidò il governo austriaco dal 1970 fino al febbraio del 2000, con Bruno Kreisky (1970-83), Alfred Sinowatz (1983-86), Franz Vranitzky (1986-97) e Viktor Klima (1997-2000). Nel 2006, sotto la guida Alfred Gusenbauer, segretario dal 2000, i socialdemocratici tornarono al governo, sia pure in coabitazione con i popolari. Alle elezioni anticipate del settembre 2008 il partito registrò un netto ridimensionamento dei propri consensi pur rimanendo la prima forza politica del paese. Nello stesso anno il nuovo segretario del partito, Werner Faymann, fu incaricato di formare un nuovo governo di coalizione.