Città italiana. Capoluogo di provincia della regione Lombardia. Probabilmente di origine etrusca, venne occupata dai romani dopo la battaglia di Casteggio nel 222 a.C. e successivamente fu eretta a municipio. Dopo il crollo dell’impero romano d’Occidente, fu occupata dai goti, dai bizantini, dai longobardi e infine dai franchi. Sottoposta dal secolo X alla famiglia dei Canossa, nel secolo XII riuscì a organizzarsi in libero comune, prendendo anche parte alle due Leghe lombarde. Dopo un periodo di lotte intestine, alla fine del secolo XIII ne assunse la signoria la famiglia locale dei Bonaccolsi. Questi, scacciati dai concittadini nel 1328, vennero sostituiti dai Gonzaga, i quali, assunto il titolo di marchesi nel 1433 e di duchi nel 1530, governarono la città e il suo territorio sino al 1707, quando, durante la guerra di Successione spagnola, il ducato di Mantova passò agli Asburgo d’Austria insieme con quello di Milano. Mantova seguì successivamente le sorti di quella città, anche durante il periodo napoleonico. Nel 1815 entrò a far parte del regno Lombardo-Veneto e divenne uno dei capisaldi del Quadrilatero, grazie alle sue fortificazioni e alle paludi che la circondavano, le quali rendevano difficile l’avvicinamento di un eventuale esercito nemico. Vivacissima fu in Mantova l’attività delle società segrete contro la dominazione austriaca, che ebbe fine nell’ottobre 1866 dopo la terza guerra d’indipendenza, quando la città, insieme con Peschiera e con tutto il Veneto, entrò a far parte del regno d’Italia.