legittimità, principio di

Spesso usato nel linguaggio corrente come sinonimo di legalità (nello stesso diritto amministrativo il principio di legittimità impone il controllo – diversamente dall’esame di merito – della corrispondenza dell’attività delle pubbliche amministrazioni ai requisiti di legge), in realtà il concetto di legittimità se ne differenzia in quanto attiene soprattutto alla titolarità e non all’esercizio del potere. In quanto criterio afferente soprattutto alla filosofia del diritto e alla teoria politica, la legittimità riguarda la giustificazione etico-politica del potere e quindi il suo fondamento positivo in termini di consenso e di valore. Il principio di legittimità varia dunque con il variare delle forme di governo. Nella monarchia assoluta, per esempio, esso risiedeva nella credenza che il potere derivasse da Dio al monarca. Nel processo di formazione dello stato costituzionale e democratico, viceversa, andò sempre più configurandosi in relazione al consenso popolare democraticamente espresso attraverso la rappresentanza parlamentare. Sul principio di legittimità e sulle sue forme fondamentali Max Weber ha costruito una teoria del potere e dei suoi tipi puri – razionale-legale, tradizionale, carismatico – che ha poi esercitato un profondo influsso sulla sociologia e sulla scienza politica del XX secolo.