Ignazio di Loyola

(Guipúzcoa 1491, † Roma 1556). Fondatore della Compagnia di Gesù. Di nobile famiglia basca, fu paggio nella corte di Ferdinando II e in seguito divenne capitano al servizio del duca di Nájera. Ferito nella difesa di Pamplona assediata dai francesi (1521), durante la convalescenza attraversò una profonda crisi spirituale che lo spinse ad abbandonare la vita militare e a dedicarsi alla meditazione e all’apostolato. Svolse il suo apprendistato nel convento domenicano di Manresa, presso Montserrat. Dopo essersi recato in Terrasanta (1523), studiò presso le università di Alcalà de Henarez e di Salamanca (1526-28), subendo due arresti da parte dell’Inquisizione e l’interdetto alla predicazione. Proseguì gli studi alla Sorbona di Parigi (1528-34) dove ottenne il titolo di “Magister Artium”. Qui conobbe alcuni studenti insieme ai quali fu ordinato sacerdote a Venezia (1537) e si recò a Roma per porsi al servizio di Paolo III. Nel 1539 fondò la Compagnia di Gesù (gesuiti), approvata da Paolo III nel 1540 con la bolla Regimini militantis e guidata da Ignazio stesso. Eletto all’unanimità primo generale dell’Ordine (1541) stabilì, con le Costituzioni (1547-50) e gli Esercizi spirituali (1548), un sistema di regole che ponevano in primo piano il principio dell’obbedienza assoluta verso il papa. Organizzò i gesuiti in collegi, rigide strutture gerarchiche che facevano capo unicamente al generale dell’Ordine e riconoscevano come unica autorità ecclesiastica quella del pontefice. Consapevole dell’importanza dell’apostolato e della formazione della gioventù, fondò varie scuole e diede impulso all’attività missionaria in Oriente e nel Nuovo Mondo. Fu beatificato da Paolo V nel 1609 e santificato da Gregorio XV nel 1622.