(Biebrich, Renania, 1833, † Siusi, Alto Adige, 1911). Filosofo tedesco. Tra i più importanti esponenti dello storicismo, pose al centro della sua ricerca l’elaborazione di una “critica della ragione storica”, ovvero la fondazione metodologica della distinzione tra scienze della natura e scienze dello spirito, mirante a stabilire le possibilità della conoscenza del mondo storico e spirituale. Tale operazione fu compiuta soprattutto nell’Introduzione alle scienze dello spirito (1883) e nelle Idee per una psicologia descrittiva e analitica (1894): mentre il mondo naturale viene spiegato dalle scienze della natura in base a leggi e al principio di causalità, il mondo storico richiede un approccio da parte dell’uomo – allo stesso tempo soggetto e oggetto del sapere – fondato sulla comprensione (Verstehen), che si serve di categorie psicologiche come l’esperienza vitale (Erleben) e l’espressione creativa (Ausdruck).