(Castelvetro, Modena, 1811, † Livorno 1892). Generale e uomo politico italiano. Partecipò ai moti del 1831 per poi fuggire in Francia. Dopo aver combattuto in Portogallo e in Spagna (1833-35), partecipò alla prima guerra d’indipendenza con l’esercito pontificio in Veneto (1848) e con l’esercito piemontese (1849). Combatté poi in Crimea (1855) e nella seconda guerra d’indipendenza, distinguendosi a Palestro (1859), a Castelfidardo (1860) e nell’assedio di Gaeta e di Messina (1860-61). Plenipotenziario civile e militare nelle province dell’ex regno di Napoli, allo scoppio della terza guerra d’indipendenza (1866), entrò in contrasto con il generale Alfonso La Marmora sulla strategia da adottare per l’invasione del Veneto. Dopo la sconfitta di Custoza, assunse il comando supremo in sostituzione di La Marmora. Fu anche deputato e senatore del regno.