Chamberlain, Joseph

(Londra 1836, † ivi 1914). Uomo politico inglese. Importante figura di imprenditore meccanico a Birmingham (città di cui fu sindaco dal 1873 al 1876), iniziò la sua carriera pubblica come presidente della Lega per l’educazione nazionale (1870), manifestando un accentuato orientamento radicalsociale ben riflesso nella sua attività riformatrice a Birmingham nell’ambito della municipalizzazione dei servizi pubblici e del risanamento edilizio. Tra le file liberali come deputato (1876), fu ministro per il Commercio con Gladstone dal 1880 al 1885. Da questi, tuttavia, prese le distanze nel 1886 perché contrario alla concessione dell’autonomia politica all’Irlanda (Home Rule). Fu in tale occasione che emerse la sua vena imperialista. Chamberlain fondò allora il Partito liberale unionista, alleato dei conservatori, restandone il capo fino al 1906. Ministro delle Colonie con R.A. Salisbury e A.J. Balfour dal 1895 al 1903, fu il principale rappresentante dell’imperialismo britannico. Decise la partecipazione alla guerra contro i boeri (1899-1902), la riunione delle colonie australiane, la sottomissione del Sudan e difese in generale un forte legame federale tra tutti i dominions nonché l’armamento navale sulla scorta del principio del Two Power Standard. Dopo aver tentato senza risultati l’avvicinamento fra Gran Bretagna e Germania, favorì l’avvio dell’entente cordiale con la Francia. Prima di ritirarsi nel 1906 per ragioni di salute, si sforzò inutilmente di far approvare dal parlamento un indirizzo protezionista che privilegiasse i prodotti dell’impero britannico.