Ghose, Aurobindo

(Calcutta 1872, † Pondicherry 1950). Uomo politico e filosofo indiano. Educato in una scuola di missionari cristiani a Darjeeling, proseguì i suoi studi in Inghilterra. Tornato in patria nel 1892, ebbe vari incarichi nell’amministrazione coloniale, riavvicinandosi nel frattempo alle tradizioni religiose e culturali indiane. Nei primi anni del Novecento si impegnò attivamente nel movimento per l’indipendenza dell’India, assumendo un ruolo di primo piano nel Partito del Congresso. Arrestato dagli inglesi nel 1908, dopo la scarcerazione si rifugiò nella colonia francese di Pondicherry, nel sud-est indiano. Qui si dedicò esclusivamente alla meditazione e alla riflessione filosofica, pubblicando numerosi testi e aprendo un centro internazionale filosofico-religioso che attirò studenti da tutto il mondo. Elaborò la teoria della “salvezza cosmica”, fondata sulla convinzione che ogni uomo può raggiungere la liberazione dai limiti dell’esistenza individuale attraverso l’azione congiunta dell’illuminazione divina e della propria progressiva evoluzione spirituale.