“Lula” da Silva, Luiz Inacio

(Garanhuns, Pernambuco 1945, viv.). Uomo politico brasiliano. Di modeste origini, all’indomani colpo di stato militare del 1964, trovò lavoro come operario metalmeccanico in un sobborgo industriale di San Paolo, dove entrò tra le file del sindacato. Mel 1972 lasciò il lavoro in fabbrica per dedicarsi a tempo pieno all’attività sindacale, arrivando ben presto a ricoprire incarichi di primo piano. Tra 1978 e 1980 fu tra i promotori di una serie di grandi scioperi in opposizione alla politica economica del regime che culminò con il suo arresto. Nel 1980 fu tra i fondatori del Partito dei lavoratori, tra le file del quale, due anni dopo, si candidò senza successo per il governatorato dello stato di San Paolo. La sua crescente popolarità gli permise nel 1986 di essere eletto alla camera dei deputati. Nel 1989 si candidò alle presidenziali, ma fu sconfitto da Fernando Collor de Mello. Si ripresentò nelle successive elezioni del 1994 e del 1998, ma fu sconfitto in entrambe le occasioni da Fernando Henrique Cardoso. Dopo aver adottato una piattaforma politica orientata in senso maggiormente pragmatico, nelle elezioni del 2002 riuscì a imporsi con una larga maggioranza sul candidato governativo José Serra. Si impegnò energicamente nel rilancio dell’economia, ottenendo brillanti risultati che già nel 2006 si tradussero in una netta riduzione dei tassi di povertà. Nel 2005 lo scoppio di alcuni casi di corruzione interni al partito colpirono significativamente la sua popolarità. Ciò non gli impedì tuttavia di essere riconfermato alla presidenza nelle elezioni del 2006 e, grazie soprattutto al continuo andamento positivo dell’economia brasiliana, di riconquistare progressivamente la fiducia dell’elettorato. Impossibilitato a ripresentarsi per un terzo mandato consecutivo, nel 2010 appoggiò la candidatura di Dilma Roussef.