L’Europa dopo le paci della Vestfalia (1648)

Trent’anni, guerra dei La pace di Vestfalia

A partire dal 1640 i contendenti iniziarono manovre diplomatiche al fine di pervenire a una pace generale. Mentre l’imperatore Ferdinando III (succeduto al padre nel 1637) avviava negoziati segreti con la Svezia, il rinnovamento dell’alleanza franco-svedese nel 1641 stabilì la convocazione simultanea di due congressi nelle città vestfaliche di Münster (per gli inviati cattolici) e di Osnabrück (per i protestanti). Nel 1643-44 Francia e Svezia iniziarono i preparativi del congresso, che si trascinarono soprattutto per l’inesperienza dei partecipanti nell’elaborare le complesse procedure richieste dai problemi e dagli interessi in gioco. Le clausole territoriali del trattato di pace, firmato nel 1648, avvantaggiarono la Francia (territori in Alsazia e Lorena), la Svezia (possedimenti nel Baltico) e i Paesi Bassi, liberati dai vincoli nei confronti dell’impero e riconosciuti, insieme alla Svizzera, come repubblica indipendente. Dei principati tedeschi, soprattutto il Brandeburgo, la Baviera e la Sassonia ottennero rilevanti guadagni territoriali. La Spagna pose fine alla sua guerra con i Paesi Bassi, iniziata nel 1568. Per quanto riguarda la Germania, la pace rafforzò le istanze autonomistiche e federalistiche dei principi di fronte alle tendenze monarchiche dell’imperatore, e aumentò le prerogative della dieta imperiale (Reichstag); inoltre stabilì parità di diritti per cattolici, luterani e calvinisti, revocò l’editto di restituzione e garantì la tolleranza religiosa (tranne che nei territori degli Asburgo). L’equilibrio del potere in Europa occidentale venne radicalmente mutato in favore della Francia e a spese della Spagna, mentre tramontò definitivamente l’idea di un impero cattolico europeo. L’aumentato potere dei principi tedeschi confermò la frammentazione politica della Germania. Le conseguenze economiche della guerra furono pesantissime soprattutto per il mondo tedesco, soggetto a un trentennio di devastazioni e saccheggi a opera degli eserciti mercenari, e privato di un terzo della sua popolazione.