(Ferrara 1577, † Roma 1644). Ecclesiastico e diplomatico pontificio. Giurista canonico e civile, ricoprì prestigiosi incarichi di curia e diplomatici – da cameriere segreto di Clemente VIII a nunzio apostolico nelle Fiandre (1607-1615) e a Parigi (1616-21) – che gli meritarono la porpora cardinalizia (1621) e l’importante nomina a responsabile del Sant’Uffizio, nel quale fu suo collaboratore, tra gli altri, Bellarmino. Sotto la sua presidenza fu condannato Galilei (1633). Memorialista e storico di vaglia, la sua opera maggiore è Della Guerra di Fiandra, in 24 libri (1632-39). Morì nel corso del conclave che lo avrebbe quasi certamente eletto papa.