Asti

Città italiana. Capoluogo di provincia della regione Piemonte. Municipio romano, alla fine del VI secolo divenne capitale di un ducato longobardo, quindi di una contea franca. Centro di un sistema territoriale coincidente in gran parte con la circoscrizione pubblica dell’età franca, tra l’VIII e il XII secolo elaborò forme di autogoverno, grazie soprattutto all’appoggio dei suoi vescovi, detentori di un vasto patrimonio fondiario nel contado. Nella seconda metà del secolo XII, nonostante la politica anticomunale di Federico Barbarossa, che prima semidistrusse la città e poi con il diploma di Marengo (15 febbraio 1159) ne assunse temporaneamente il controllo, riuscì ad affermare pienamente la propria autonomia. La pace di Costanza (1183) e la conseguente congiuntura positiva favorirono grandemente lo sviluppo economico e commerciale della città. La ricchezza e lo spirito di iniziativa dei suoi “casanieri” (ossia dei suoi prestatori di denaro) e dei suoi mercanti divennero proverbiali in tutta Europa. Coinvolta durante i secoli XIV e XV nelle lotte fra gli Angiò, i Visconti, gli Orléans e gli Sforza, cadde nelle mani degli spagnoli nel 1526. Nel 1575 entrò definitivamente a far parte dei domini sabaudi, salvo la breve parentesi napoleonica in Piemonte, durante la quale divenne capoluogo del dipartimento del Tanaro. Declassata da capoluogo di provincia a capoluogo di circondario in occasione della riforma amministrativa del 1859, ridivenne capoluogo di provincia nel 1935.