Umbria

Regione della repubblica italiana. Abitata fin dal paleolitico, tra il X e il VII secolo a.C. ospitò la cultura protovillanoviana, sulla quale si innestarono le civiltà degli etruschi (Perugia, Orvieto) e degli umbri. Passata nel 295 a.C. sotto l’egemonia romana, fu teatro di numerosi importanti eventi bellici, come la battaglia del lago Trasimeno (217) tra Annibale e i romani, gli scontri tra Ottaviano e Antonio nel I secolo a.C. e, dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente, la battaglia di Gualdo Tadino (552 d.C.) tra Narsete e Totila nella guerra greco-gotica. Dopo l’invasione longobarda (568) fu divisa in due parti, il ducato longobardo di Spoleto e la zona, con capoluogo Perugia, controllata dai bizantini. Entrata nella sfera d’influenza pontificia, nell’XI e XII secolo ebbe un rigoglioso movimento comunale, che trovò espressione anche nella nuova forma di vita religiosa dell’ordine francescano (XIII secolo) e nelle lotte tra fazioni e città guelfe (Perugia) e ghibelline (Orvieto) del XIV secolo. L’esilio avignonese del papato (1305-1377) favorì ulteriormente la nascita di signorie autonome nelle città. Solo nel 1549, con la sottomissione di Perugia, la regione fu di nuovo saldamente sotto il controllo dei papi, che la governarono mediante legati residenti a Perugia, e tale rimase, salvo la dominazione francese nell’età napoleonica e il breve periodo della repubblica romana (1849), fino all’annessione al regno sabaudo (1860), poi italiano (1861). Sotto il profilo economico, l’Umbria, che in età comunale aveva conosciuto un fiorente sviluppo dell’artigianato, dopo il declino delle città seguito alla riconquista papale del controllo della regione, divenne un’area prevalentemente agricola, fondata sulla grande diffusione dell’istituto mezzadrile. Solo intorno a Terni si sviluppò, dopo l’unificazione nazionale, la produzione industriale in campo siderurgico (acciaieria Terni, 1884) e idroelettrico. Ancora oggi l’industrializzazione della regione è molto parziale e fondata in larga misura su piccole imprese nei settori tessile, dell’abbigliamento e alimentare. Nel 1997 un grave terremoto colpì l’Umbria e in particolare le aree più ricche di monumenti artistici e a maggior intensità di turismo (Assisi).