Trento

Città italiana. Capoluogo di provincia della regione Trentino-Alto Adige. Di antica fondazione, nel VI secolo a.C. fu occupata dai galli cenomani e, dopo il 222 a.C., dai romani. Evangelizzata nel secolo VI da San Vigilio, subì numerose invasioni barbariche e nel secolo VIII fu quasi distrutta durante le guerre fra bavari e franchi. Entrò a far parte del regno di Germania nel 952 per volontà dell’imperatore Ottone I di Sassonia; da allora seguì sempre una politica filoimperiale, tanto più quando nel 1027 divenne sede di un principato vescovile creato dall’imperatore. Nel 1236 Ezzelino da Romano ne divenne signore grazie a Federico II e tale rimase sino alla clamorosa sconfitta a Cassano d’Adda (1259) infertagli dalla vasta coalizione formata da signori e comuni guelfi, dalla repubblica di Venezia e dallo stesso papa, che aveva scomunicato Ezzelino come eretico e ghibellino. Nel Trecento si indebolì l’effettivo potere politico dei suoi vescovi, cosicché, dopo una rivolta popolare nel 1407, Trento riuscì a organizzarsi in libero comune e a godere di una notevole prosperità, almeno fino ai primi anni del secolo XVI. Nel periodo della Riforma, risentì dei contraccolpi della “guerra dei contadini” (1524-25), ma ritrovò nuovo benessere (cui si affiancò anche un notevole sviluppo urbanistico) durante il concilio di Trento. Subì le devastazioni francesi durante la guerra di Successione spagnola e nel periodo napoleonico. Con il trattato di Lunéville (1801) il principato venne secolarizzato e Trento passò prima sotto la diretta dominazione austriaca, poi fu annessa alla Baviera (1806) e quindi al regno italico di Napoleone nel 1809. Nel 1813 tornò sotto il dominio austriaco, da cui sperò invano di liberarsi nel 1848 e nel 1866. Centro di un vivace movimento irredentista, soltanto nel 1918 entrò a far parte del regno d’Italia. Nel corso del secondo conflitto mondiale, dopo l’8 settembre 1943, fu sottoposta direttamente al Comando tedesco insieme con Belluno e Bolzano.