arminianesimo

Corrente del calvinismo olandese sviluppatasi nella prima metà del XVII secolo, la quale prese il nome da Jacob Harmensen, detto Arminius (1560-1609). Essa si opponeva al gomarismo, corrente calvinista intransigente con a capo il teologo Franciscus Gomarus (Gomar), animata dalla più viva ostilità verso i cattolici filospagnoli, diffusa negli strati popolari più poveri e anima del partito “orangista”. Gli arminiani, meno intransigenti nell’intendere la dottrina della predestinazione, sensibili all’insegnamento di Erasmo e favorevoli ai principi della tolleranza, avevano la loro base sociale negli strati borghesi. Il conflitto tra Spagna e Olanda accese i contrasti tra gomaristi e arminiani, dando forza ai primi. Nel 1619 Maurizio di Orange-Nassau, dopo la condanna dell’arminianesimo da parte del concilio di Dordrecht, fece giustiziare il Gran Pensionario Oldenbarnevelt e imprigionare Ugo Grozio quali arminiani. Gli arminiani furono chiamati “rimostranti” per aver chiesto agli Stati generali con una “rimostranza” il riconoscimento della propria concezione teologico-politica. Nel 1630 venne loro riconosciuta la libertà di culto.