Spoleto

Città italiana. È situata in provincia di Perugia nella regione Umbria. Fondata dagli umbri, nel 295 a.C. fu occupata dai romani, di cui divenne fida alleata, ottenendo notevoli privilegi che, dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente, le vennero riconfermati sia dal goto Teodorico (493), sia dal generale bizantino Belisario (536). Occupata dai longobardi nella prima fase delle loro conquiste in Italia, fu eretta a ducato dal re Alboino. Questo ducato rivendicò ben presto una notevole autonomia, grazie anche al fatto di essere l’anello di congiunzione tra il regno longobardo dell’Italia settentrionale e il ducato longobardo di Benevento nell’Italia meridionale; fu inoltre trattato con particolare attenzione anche dal papato che, attraverso Spoleto, poteva garantirsi una via di comunicazione con l’esarcato e la Pentapoli. In breve tempo il ducato di Spoleto estese il suo controllo su quasi tutta l’Italia centrale, nonostante i numerosi tentativi dei re longobardi di frenarne l’autonomia. Sconfitti i longobardi da Carlo Magno, a Spoleto fu riconosciuto anche dai franchi il titolo di ducato, che però venne retto da duchi di origine franca. Dopo la dissoluzione dell’impero carolingio, nell’887, Guido III, duca di Spoleto, sconfitto il suo avversario Berengario I alla Trebbia, dapprima si fece proclamare re d’Italia (889), poi si fece incoronare imperatore (891) da papa Stefano II. La sua morte nell’894 segnò il lento declino del ducato e della relativa fazione in Roma, che era stata tanto forte da riuscire a condizionare l’elezione di alcuni pontefici. Durante i secoli IX-XI in Spoleto ebbero luogo aspre lotte interne, mentre il suo possesso era rivendicato sia dall’impero sia dal papato, che considerava il territorio spoletino come parte integrante del Patrimonio di San Pietro in virtù della falsa “donazione di Costantino” (il cui testo venne compilato proprio in questo periodo). I contrasti interni e le guerre conseguenti alle rivendicazioni imperiali e papali continuarono sino al 1231 quando Federico II riconobbe definitivamente la sovranità papale su Spoleto. Nel 1247 il ducato venne soppresso. Spoleto si eresse allora a comune, ma le sue libertà furono notevolmente limitate dalla presenza e dall’ingerenza di rappresentanti del papa. Dei possedimenti papali seguì successivamente le sorti (durante il periodo napoleonico Spoleto, con le altre città dell’Umbria, entrò per breve tempo a far parte dell’impero francese) fino al 17 settembre 1860, quando l’Umbria fu liberata dalle truppe piemontesi che stavano marciando verso l’Italia meridionale per collegarsi con Garibaldi. In conseguenza del plebiscito del 5 novembre 1860 entrò a far parte per breve tempo del regno di Sardegna, il quale con la legge del 17 marzo 1861 fu trasformato in regno d’Italia.