Sismondi, Jean-Charles-Léonard Simonde de

(Ginevra 1773, † Chêne, Ginevra 1842). Letterato, storico ed economista svizzero. Di idee liberali, avversò Napoleone, frequentò il circolo di Mme de Staël e scrisse un’opera di critica letteraria romantica, Della letteratura nel Mezzogiorno d’Europa (1813). La sua Storia delle Repubbliche italiane nel Medioevo (1809-1818) ispirò i protagonisti del Risorgimento italiano. Come economista fu dapprima seguace e divulgatore di Adam Smith. In seguito abbandonò il laissez-faire nei Nuovi principi di economia politica (1819), in cui formulò una teoria sulla natura delle crisi economiche, mise in luce i rischi della competizione incontrollata e della sovrapproduzione e denunciò la frattura crescente fra borghesia e proletariato. Per queste critiche al capitalismo fu considerato un precursore del socialismo, ma le sue idee furono accolte freddamente da Marx e da Engels, che giudicarono troppo moderate le riforme sociali che egli propugnava e condannarono la sua difesa della piccola e media proprietà terriera come una forma di socialismo piccolo borghese.