sette settimane, guerra delle

Guerra svoltasi tra la Prussia e l’Italia da un lato e l’Austria dall’altro. Per l’Italia costituì la terza guerra d’indipendenza. Iniziò il 14 giugno 1866 e si concluse il 23 agosto dello stesso anno. Fu provocata, per volontà di Bismarck, dall’invasione dello Holstein da parte delle truppe prussiane all’indomani della guerra congiunta di Austria e Prussia contro la Danimarca (1864) per la questione dello Schleswig-Holstein. L’esercito prussiano, comandato da H. von Moltke, mise in luce la sua enorme superiorità tattica e strategica. Dopo aver sconfitto le truppe degli stati della Confederazione germanica alleati con l’Austria, la Prussia sconfisse l’esercito austriaco a Sadowa, in Boemia, il 3 luglio. Le vittorie conseguite dagli austriaci contro gli italiani a Custoza il 24 giugno e, in mare, presso Lissa, il 20 luglio non cambiarono le sorti della guerra. Con la mediazione di Napoleone III, Prussia e Austria, dopo i preliminari di Nikolsburg, giunsero alla pace di Praga (23 agosto 1966), in base alla quale la Confederazione germanica fu sciolta, i ducati dello Schleswig e dello Holstein, l’Hannover, l’Assia-Cassel, il ducato di Nassau e Francoforte vennero annessi alla Prussia. L’Austria, con il trattato di Vienna del 3 ottobre, per spregio verso gli italiani, cedette il Veneto alla Francia, la quale a sua volta lo consegnò all’Italia. La guerra austro-prussiana costituì un passaggio fondamentale nel percorso verso l’unificazione della Germania, realizzata poi nel 1871 dopo la vittoria prussiana contro la Francia di Napoleone III.