senato

Dal latino senex (anziano, da cui senatus, assemblea degli anziani), il senato fu istituito nell’antica Roma in epoca regia e confermato in quella repubblicana come una delle tre maggiori magistrature della città stato con compiti consultivi, di ratifica, di controllo politico e di costituzionalità. Dapprima formato da anziani, fu poi costituito da dignitari provenienti prevalentemente (ma non esclusivamente) dalle famiglie patrizie. In età imperiale il senato perse i suoi poteri effettivi, pur conservando varie prerogative ufficiali. L’istituto senatoriale fu conservato anche nel medioevo e, come modello politico-istituzionale, fu adottato in altre città stato, come la repubblica di Venezia. In epoca moderna, il senato fu inserito nel sistema parlamentare bicamerale di grandi stati, come gli USA, la Francia (già nel periodo napoleonico e poi a partire dalla Terza Repubblica) e l’Italia, come “Camera Alta”, di volta in volta formata da senatori ricoprenti la carica ereditariamente e a vita oppure eletti per un determinato periodo di tempo. In alcuni Länder tedeschi (Amburgo, Brema, Berlino) il senato rappresenta invece la massima autorità di governo. Nell’Italia repubblicana il Senato costituisce uno dei due rami del parlamento, è elettivo (tranne che per un esiguo numero di senatori a vita nominati dal presidente della repubblica) e assolve a funzioni legislative, deliberative, consultive e di controllo.