Saint-Just, Louis Antoine Léon

(Decize, Nièvre, 1767, † Parigi 1794). Uomo politico francese. Avvocato, si entusiasmò ben presto per le vicende legate alla Rivoluzione francese e fu affascinato soprattutto dalla figura di Robespierre. Autore de Lo spirito della Rivoluzione e la Costituzione in Francia (1791), in cui sono evidenti i richiami a Rousseau e a Montesquieu, fu tra i membri più influenti del club dei giacobini. Deputato alla Convenzione nelle file dei montagnardi, divenne il principale collaboratore di Robespierre, segnalandosi soprattutto per l’appassionata presa di posizione a favore di una condanna politica di Luigi XVI, della riorganizzazione dell’esercito su basi democratiche e contro il progetto di costituzione federalista presentato da M.-J. Condorcet e fatto proprio dai girondini. Membro del Comitato di Salute pubblica dal luglio 1793, diede prova di buone doti militari e di organizzatore durante le missioni compiute presso le armate del Reno e del Nord (ottobre 1793 – maggio 1794) contribuendo a dare nuovo slancio e consapevolezza alle truppe francesi. Presidente della Convenzione nel febbraio 1794, tentò di rafforzare il governo rivoluzionario sia attraverso provvedimenti che legassero ai giacobini gli strati più poveri della popolazione (nel marzo 1794 propose alla Convenzione 2 decreti che stabilivano la distribuzione ai rivoluzionari indigenti dei beni confiscati ai controrivoluzionari – decreti approvati dalla Convenzione, ma mai applicati) sia impegnandosi, a fianco di Robespierre, nella lotta contro le opposte fazioni degli arrabbiati e degli indulgenti. Fu arrestato con Robespierre il 9 termidoro dell’anno II (27 luglio 1794) e ghigliottinato il giorno seguente. I suoi Frammenti sulle istituzioni repubblicane furono pubblicati postumi.