Pomponazzi, Pietro

(Mantova 1462, † Bologna 1525). Filosofo italiano. Massimo esponente dell’aristotelismo rinascimentale nella versione alessandrista, sostenne la tesi della mortalità dell’anima nel Tractatus de immortalitate animae (1516), che fu pubblicamente bruciato a Venezia per il contenuto eretico. Contro la diffusione della magia e della superstizione sviluppò una visione del mondo razionalistica e spregiudicata. Ritenne inoltre che le chiese e le religioni, compreso il cristianesimo, non potessero sfuggire al destino mortale di tutto ciò che è terreno. Vide nella religione uno strumento politico e definì Abramo, Gesù e Maometto i “tre impostori”, inventori di dottrine religiose al fine di sottomettere i popoli all’autorità dei potenti.