Pietro

(† Roma 67 circa). Apostolo. Secondo la tradizione evangelica il suo nome originario era Simone e dimorava a Cafarnao esercitando il mestiere di pescatore. Dapprima seguace di Giovanni Battista, fu poi tra i primi discepoli di Gesù e lo seguì nella predicazione. Secondo i Vangeli sinottici fu il primo tra gli apostoli a riconoscere Gesù come il Messia e, secondo il Vangelo di Matteo, fu Gesù a mutare il suo nome in Pietro affermando: “E io dico a te che tu sei Pietro, e sopra questa pietra io edificherò la mia chiesa, e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa. E a te darò le chiavi del regno dei cieli: e qualunque cosa avrai sciolta sulla terra, sarà sciolta anche nei cieli”. Questo passo assunse particolare importanza nella storia della chiesa, avendo Pietro successivamente guidato la comunità cristiana di Roma. Su esso si fondava infatti la pretesa di un primato del papa, o vescovo di Roma, sulla cristianità, in quanto la funzione affidata da Gesù a Pietro doveva considerarsi estesa a tutti i suoi successori. Secondo la tradizione Pietro, dopo la crocifissione di Gesù, ne proseguì la predicazione. A lui vengono attribuiti il primo miracolo dopo la morte di Cristo e la prima conversione di un pagano. Fuggito dalla Giudea per le persecuzioni del re Agrippa I, giunse a Roma nel 42. Tra il 48 e il 49 partecipò al concilio di Gerusalemme nel quale si discusse di come si dovevano trattare i pagani convertitisi al cristianesimo, pronunciandosi favorevolmente al loro ingresso nelle comunità cristiane. Successivamente fu probabilmente a Corinto, per poi tornare, secondo quanto affermano numerose fonti, a Roma. Qui, secondo la tradizione, subì il martirio nel 67, durante la persecuzione voluta dall’imperatore Nerone. Venerato come santo subito dopo la morte, è stato successivamente canonizzato.