Luigi XII

(Blois 1462, † Parigi 1515). Re di Francia dal 1498 al 1515. Figlio di Carlo di Valois-Orléans e di Maria di Clèves, nel 1476 sposò Giovanna di Francia, figlia di Luigi XI. Durante la reggenza di Anna di Francia si mise alla testa di una rivolta nobiliare ma, sconfitto a Saint-Aubin-du-Cormier (1488), fu tenuto prigioniero sino al 1491. Servì invece fedelmente il cugino Carlo VIII, seguendolo nella campagna d’Italia (1494-95): alla sua morte (1498) gli succedette sul trono di Francia e, ottenuto da papa Alessandro VI l’annullamento del matrimonio con Giovanna, sposò Anna di Bretagna, vedova di Carlo VIII. Vantando diritti – quale erede dei Visconti e degli Angiò – sul ducato di Milano e sul regno delle Due Sicilie, nel 1499 si alleò con Venezia e il papa Alessandro VI (al cui figlio, Cesare Borgia, affidò il ducato di Valentinois) riuscendo a conquistare Milano. Sventato il tentativo di riconquista di Ludovico Sforza (1500), si accordò con Ferdinando il Cattolico per la spartizione dell’Italia meridionale (trattato di Granada) e nel 1501 prese possesso di Napoli. Gli spagnoli però, non più disposti a lasciargli mano libera, lo costrinsero con le armi a rinunciare a ogni progetto su Napoli e a firmare il trattato di Blois (22 settembre 1504). Fatto annullare il trattato dagli Stati generali già nel 1506, il sovrano riprese il disegno egemonico sull’Italia: nel 1508 promosse la Lega di Cambrai, grazie alla quale riportò un’importante vittoria su Venezia ad Agnadello (1509). Già l’anno successivo, tuttavia, si trovò a fronteggiare l’ostilità di papa Giulio II. Convocato un sinodo a Tours, ottenne la condanna della politica del pontefice. La reazione di Giulio II portò alla formazione della Lega Santa contro Luigi XII (5 maggio 1511): le truppe francesi, dopo iniziali successi, furono sconfitte dai mercenari svizzeri al soldo dell’imperatore (Novara, 1513) e furono costrette ad abbandonare l’Italia. Di fronte alla concreta minaccia di invasione del territorio francese da parte delle truppe inglesi (che facevano anch’esse parte della Lega Santa), il sovrano fu costretto a riconciliarsi con il pontefice e a firmare la pace con l’Inghilterra sancita dal suo matrimonio, in terze nozze, con Maria Tudor, sorella di Enrico VIII.