Gracco, Gaio Sempronio

(Roma 154, † ivi 121 a.C.). Uomo politico romano. Fratello minore di Tiberio Sempronio Gracco, combatté a Numanzia (134-33) agli ordini di Scipione Emiliano. Ritornato a Roma, membro della commissione istituita da Tiberio, dopo la sua morte si propose di continuare l’opera del fratello. Questore in Sardegna nel 126, fu tribuno della plebe nel 123 e nel 122. Fece votare una nuova legge agraria che completava quella del fratello introducendo la fondazione di due colonie nel mezzogiorno, poi una lex frumentaria che assicurava al popolo il grano a un prezzo politico e una legge giudiziaria che escludeva i senatori dalle giurie e imponeva che il tribunale permanente fosse interamente composto di cavalieri. Nel secondo tribunato Gaio e Fulvio Flacco, fatta approvare la fondazione di una colonia romana a Cartagine, chiesero la concessione della cittadinanza romana agli alleati latini e del diritto latino a tutti gli altri. Il tribuno Marco Livio Druso, appoggiato dal senato, pose il veto alla proposta. Abbandonato dai cittadini timorosi di perdere i propri privilegi, Gaio non venne più rieletto per l’anno successivo e, nello stesso 121, fu ucciso insieme a Fulvio Flacco in un tumulto il cui pretesto fu la soppressione della colonia romana di Cartagine.