gollismo

Movimento e dottrina politica che da un lato caratterizzò l’azione politica e di governo del generale Charles de Gaulle e dall’altro, dopo la sua morte, ne raccolse in Francia l’eredità. Il nucleo essenziale del gollismo fu costituito da una visione fortemente nazionalistica e provvidenzialistica della storia francese e dalla volontà di assicurare alla Francia un ruolo centrale nella politica europea e internazionale e di salvaguardarne gli interessi di grande potenza dopo la disastrosa sconfitta subita nel 1940 a opera della Germania nazista. Il gollismo, che nel 1940-45 si contrappose al regime autoritario filonazista di Vichy guidato dal maresciallo Pétain, fu la forza principale della lotta della “Francia libera” contro i petainisti e i nazisti. Centrato sull’idea della missione personale di de Gaulle, il gollismo contrappose all’autoritarismo antidemocratico e al parlamentarismo partitocratico l’idea di una leadership carismatica in grado di porre, in relazione alle grandi decisioni politiche e istituzionali, i leader in diretto contatto con il popolo sul fondamento di accentuate inclinazioni plebiscitarie. Furono i momenti di “eccezionalità storica” a esaltare il leaderismo carismatico di de Gaulle: prima la lotta di resistenza nel 1940-45; poi il primo dopoguerra, che vide però il generale ritirarsi dalla scena politica già nel 1946 per protesta contro il ritorno del regime dei partiti proprio della IV repubblica; infine il ritorno al potere nel 1958 determinato dalla gravissima crisi d’Algeria, al quale fece seguito un’intensa stagione di riforme istituzionali e costituzionali che portò alla costituzione di una repubblica presidenziale. Dopo il definitivo ritiro dal potere del generale nel 1969 e la sua morte nel 1970, il gollismo è stato il movimento che, ispirandosi a de Gaulle, ne ha raccolto l’eredità ideologica e politica subendo però un mutamento qualitativo data l’assenza del suo carismatico fondatore.