Francesco I

(Cognac 1494, † Rambouillet 1547). Re di Francia dal 1515 al 1547. Figlio del conte d’Angoulême Carlo di Valois e di Luisa di Savoia, nel 1514 sposò Claudia, figlia di Luigi XII. Salito al trono alla morte di Luigi XII, riprese la lotta per l’egemonia in Italia iniziata da Carlo VIII. Sconfisse gli svizzeri (a servizio del duca Massimiliano Sforza) nella battaglia di Melegnano (1515) e riconquistò il Milanese. Conseguenze di questo successo furono, nel corso del 1516, la pace di Noyon con Carlo I d’Asburgo (allora re di Spagna e futuro imperatore come Carlo V), che sanciva la spartizione dell’Italia fra la Francia e la Spagna; la pace di Friburgo con i cantoni svizzeri, che rimase in vigore fino al 1789; e la firma di un concordato con papa Leone X che garantiva al sovrano francese la possibilità di designare alte cariche ecclesiastiche. Scartata la sua candidatura al trono imperiale nel 1519, dopo l’elezione di Carlo V si avvicinò a Enrico VIII d’Inghilterra e dal 1521 fu nuovamente protagonista della lotta per l’egemonia in Italia: dopo la sconfitta delle sue truppe nella battaglia della Bicocca (1523), scese personalmente in Italia per riconquistare il ducato di Milano, ma fu sconfitto nella battaglia di Pavia (1525) e fatto prigioniero. Dovette quindi accettare le durissime condizioni impostegli da Carlo V a Madrid (1526): si impegnò ad abbandonare ogni pretesa su Milano e Napoli, sulla Fiandra e l’Artois, a cedere la Borgogna, al pagamento di un forte riscatto. Liberato, denunciò gli accordi impostigli a Madrid e si adoperò per realizzare una vasta coalizione anti-imperiale, la Lega di Cognac, costituita il 23 maggio 1526. Nonostante nel 1527 il maresciallo de Lautrec avesse riconquistato il ducato di Milano, nella battaglia di Landriano, presso Pavia, le truppe francesi furono nuovamente sconfitte dagli imperiali e la coalizione si dimostrò incapace di approfittare delle difficoltà di Carlo V. Il 5 agosto 1529 con il trattato di Cambrai Francesco I accettò provvisoriamente una pace di compromesso: la Francia rinunciava alle sue pretese sull’Italia, sulle Fiandre e sull’Artois e in cambio Carlo V rinunciava alla Borgogna. Avvicinatosi al papa Clemente VII e a Enrico VIII, giunse a stipulare un trattato di alleanza con i protestanti tedeschi e l’impero ottomano in funzione anti-imperiale. Nel 1536 occupò la Savoia, l’anno seguente invase l’Artois. Fra il 1538 e il 1539 parve profilarsi una composizione del conflitto con Carlo V, ma la guerra riprese nel luglio 1542 contro Carlo V ed Enrico VIII. Dopo alterne vicende la pace di Crépy (1544), ribadì sostanzialmente i termini della pace di Cambrai, mentre due anni dopo fu firmata la pace con l’Inghilterra. In campo interno il sovrano cercò di rafforzare il potere monarchico attraverso una riorganizzazione dell’amministrazione e dell’esercito volta a privilegiare l’elemento borghese a scapito della nobiltà. L’alleanza con la chiesa lo spinse d’altra parte ad assumere provvedimenti severi per contrastare la diffusione del protestantesimo in Francia. Grande mecenate, accolse alla propria corte Leonardo da Vinci e Benvenuto Cellini.