Enrico IV

(Goslar, Sassonia, 1050, † Liegi 1106). Re di Germania dal 1054 al 1106 e imperatore del Sacro Romano Impero dal 1056 al 1106. Figlio di Enrico III, fu da lui nominato re di Germania a quattro anni, e alla sua morte divenne imperatore. Durante la reggenza della madre Agnese di Poitiers, donna pia e politicamente inesperta, il potere imperiale si indebolì notevolmente sia in Germania, dove aumentò l’influenza dei nobili, che in Italia, dove il papato proclamò la propria autonomia religiosa e politica con l’elezione di Stefano IX (1057) e Niccolò II (1059). Nel 1062 fu sottratto alla tutela della madre dall’arcivescovo di Colonia Annone, che, assunta la reggenza, regolò il conflitto con la chiesa. Divenuto re effettivo nel 1065, dovette affrontare dal 1069-70 le agitazioni dei nobili sassoni, che si opponevano al ripristino del potere reale a opera dei ministeriali svevi, alti funzionari responsabili direttamente verso il re; dopo varie vicende, sconfisse definitivamente i sassoni nel 1075. Ma intanto l’elezione del papa Gregorio VII (1073) pose le premesse per l’intensificazione della lotta per le investiture, anche se in un primo tempo Enrico e il nuovo papa parvero disposti a collaborare. Riuniti a Worms (1076) i vescovi tedeschi a lui fedeli, Enrico dichiarò decaduto il papa, che replicò scomunicandolo e dichiarando i suoi feudatari sciolti dal vincolo di fedeltà. Privo dell’appoggio di molti vescovi tornati a fianco del papa, e di fronte alla nuova opposizione dei nobili, si sottopose all’umiliazione di Canossa (28 gennaio 1077), dove chiese perdono a Gregorio; la scomunica fu revocata, ma con questa mossa i rapporti tra impero e chiesa mutarono definitivamente. I nobili tedeschi non riconobbero la revoca, ed elessero re Rodolfo di Svevia (marzo 1077); ne seguì un conflitto che si concluse con la morte di Rodolfo (ottobre 1080), ma durante il quale la nuova scomunica di Enrico da parte di Gregorio (marzo 1080) e la deposizione di Gregorio da parte del sinodo di Bressanone convocato da Enrico (giugno 1080) segnarono la rottura definitiva tra i due. Deciso a cercare una soluzione militare al conflitto con la chiesa, Enrico conquistò Roma e si fece incoronare imperatore dall’antipapa Clemente III (1084). Nel 1088, tuttavia, il nuovo papa Urbano II incoraggiò l’alleanza anti-imperiale italo-tedesca con il matrimonio tra Guelfo V di Baviera e Matilde di Canossa. Sceso di nuovo in Italia nel 1090, Enrico fu sconfitto nel 1092, e poté tornare in Germania solo nel 1097. Disposto a trovare un accordo con il papato, non riuscì nell’intento, mentre aumentava nuovamente il malcontento dei nobili. Temendo per il trono, il figlio Enrico (il futuro Enrico V) si ribellò contro di lui, lo imprigionò e lo costrinse ad abdicare (1104-1105). Liberatosi, Enrico sconfisse il figlio (marzo 1106), ma morì improvvisamente poco dopo.