Emanuele Filiberto

(Chambéry 1528, † Torino 1580). Duca di Savoia dal 1559 al 1580. Figlio di Carlo III di Savoia, il cui ducato era stato quasi completamente occupato dalle truppe francesi durante la quarantennale lotta franco-asburgica, nel 1545 si mise al servizio dell’imperatore Carlo V. Combatté, all’interno dell’esercito imperiale, contro i protestanti tedeschi (Lega di Smalcalda, 1551), in Spagna con il futuro Filippo II e in Piemonte agli ordini del generale Ferrante Gonzaga (1552). Nel 1553 fu nominato luogotenente generale delle Fiandre e nel 1556, al momento dell’abdicazione di Carlo V, fu nominato governatore generale dei Paesi Bassi. Nel 1557, al comando dell’esercito spagnolo di Filippo II vinse i francesi nella battaglia di San Quintino: grazie alla vittoria ottenuta poté partecipare ai negoziati che portarono alla pace di Cateau-Cambrésis (1559). Sposò allora Margherita, figlia di Francesco I re di Francia, e riottenne così il controllo del suo stato dentro i confini del 1536, a eccezione delle piazzeforti di Torino, Chieri, Pinerolo e Villanova d’Asti, che rimasero ai francesi, e di Asti e Vercelli occupate dagli spagnoli (queste città gli furono restituite solo nel 1562). In politica interna rafforzò lo stato riformando l’ordinamento amministrativo e legislativo, abolendo i residui del feudalesimo e la servitù della gleba, riordinò le finanze e concesse ai valdesi la libertà di culto. Favorì l’istruzione affidandola ai gesuiti e stabilì come lingua ufficiale l’italiano: lo spostamento del baricentro degli interessi dei Savoia verso l’Italia furono inoltre testimoniati dal trasferimento della capitale da Chambéry a Torino. Costituì un esercito regolare e pose le basi per la creazione di una flotta da guerra con sede a Nizza.