conservatorismo

Orientamento culturale e politico che sottolinea il valore della continuità di fronte al cambiamento, e difende l’ordinamento politico-sociale tradizionale dagli impulsi innovatori sostenuti dai fautori del progresso. Emerso verso la metà del Settecento come reazione prima al razionalismo dell’Illuminismo, e poi agli sviluppi politici indotti dalla Rivoluzione francese, il conservatorismo trovò in Burke il suo primo grande pensatore, ed ebbe in seguito molteplici articolazioni, a seconda dell’epoca e dei paesi. Il conservatorismo (che va distinto dalla reazione, dall’ostinata difesa dello status quo, in quanto stabilisce comunque un confronto critico con il mutamento), non costituisce una dottrina ben definita, ma si mostra spesso refrattario a teorie e ideologie, e la sua critica a ciò che considera astratte costruzioni nasce dall’attenzione per specifiche e concrete circostanze (il cui significato viene però spesso trasfigurato in concetti come “storia”, “tradizione” ecc.). A formare il conservatorismo ottocentesco contribuirono correnti e orientamenti diversi quali il romanticismo, la fedeltà alla chiesa e all’ancien régime e, nella seconda metà del secolo, il nazionalismo (che intorno al 1900 divenne anzi il tratto distintivo del “nuovo” conservatorismo), il razzismo e l’antisemitismo; lo stesso liberalismo ebbe spesso tratti conservatori, che si accentuarono con l’emergere del repubblicanesimo e del socialismo. Nel conservatorismo coesistono tre elementi distinti: un atteggiamento positivo verso la società (considerata una comunità superiore agli individui che la compongono, espressione di valori e tradizioni da difendere dal ritorno a un “astratto” stato di natura o a una “astratta” uguaglianza), un ideale di governo (supremazia delle istituzioni storicamente determinatesi e non fondate su principi astratti), e una prassi politica (fondata sul pragmatismo, sull’idea della centralità delle leggi e sull’attenzione per problemi pratici). Nei partiti politici conservatori (e già nel loro antesignano, il partito tory inglese) i concetti di fondo del conservatorismo si unirono con interessi di specifici gruppi sociali: dapprima grandi proprietari fondiari, in seguito anche alti funzionari e imprenditori.